Roma, 29 ottobre 2024 (Agenbio) – L’inquinamento da azoto, unito alle emissioni di anidride carbonica, può diventare letale per le praterie di alcune specie vegetali. Secondo uno studio guidato dall’Università del Michigan e pubblicato su Nature, una analisi di quasi un quarto di secolo condotta nel Minnesota, ci sono segnali che negli ultimi otto anni livelli elevati di anidride carbonica e di azoto hanno triplicato le perdite di specie. “Se l’aumento dell’anidride carbonica in generale aggrava gli impatti negativi diffusi della deposizione di azoto sulla diversità delle piante, come osservato nel nostro studio, ciò non promette nulla di buono per la conservazione della biodiversità delle praterie in tutto il mondo” ha spiegato Peter Reich, ecologo dell’Università del Michigan e autore principale dello studio. “Preservare la biodiversità è fondamentale perché le diverse comunità vegetali forniscono servizi alle persone, come la depurazione dell’acqua, benefici nell’impollinazione delle colture, mantenimento della salute dei terreni, rallentamento del cambiamento climatico mediante l’immagazzinamento del carbonio e sono la dimora di diverse comunità di farfalle, uccelli e mammiferi”. (Agenbio) Gta 13:00