Il continente dell’Antartide sta chiaramente cambiando a causa dei cambiamenti climatici, diventando sempre più verde
Roma, 30 ottobre 2024 (Agenbio) – Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti. Uno tra questi fenomeni è il greening dell’Antartide: il continente sta diventando sempre più verde a causa dell’espansione della vegetazione dovuta al riscaldamento globale. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Exeter e Hertfordshire, insieme al British Antarctic Survey, pubblicata su Nature Geoscience, il riscaldamento globale sta trasformando profondamente il paesaggio dell’Antartide a un ritmo senza precedenti, essendo dieci volte più verde rispetto a quarant’anni fa, da 0,863 km2 nel 1986 a 11,947 km2 nel 2021. I ricercatori hanno studiato il caso avvalendosi di immagini satellitari di Google Earth e degli archivi di Landsat. Dall’analisi di questi dati si può notare che l’Antartide si sta riscaldando a una media molto più alta rispetto alla media globale. Soprattutto negli ultimi anni, dal 2016 al 2021, questa tendenza è aumentata nettamente di oltre il 30%, con un’estensione di oltre 400.000 metri quadrati all’anno. Si è così sviluppata la crescita di muschio, licheni e altre piante.
«Le piante che troviamo nella Penisola Antartica, per lo più muschi, crescono forse nelle condizioni più difficili della Terra – ha spiegato Thomas Roland, autore della ricerca ed esperto di scienze ambientali presso l’Università di Exeter – Il paesaggio è ancora quasi interamente dominato da neve, ghiaccio e roccia, con solo una piccola frazione colonizzata dalla vita vegetale. Ma quella piccola frazione è cresciuta in modo esponenziale, dimostrando che persino questa vasta e isolata ‘natura selvaggia’ è influenzata dal cambiamento climatico antropogenico».
Ha aggiunto poi Olly Bartlett, dell’Università di Hertfordshire: «Il suolo in Antartide è per lo più povero o inesistente, ma questo aumento della vita vegetale aggiungerà materia organica e faciliterà la formazione del suolo, aprendo potenzialmente la strada alla crescita di altre piante. Questo aumenta il rischio di arrivo di specie non autoctone e invasive, magari portate da ecoturisti, scienziati o altri visitatori del continente».
Durante l’estate antartica del 2022, si sono registrate temperature di 10 gradi sopra la media, mentre nel marzo dello stesso anno alcune aree hanno toccato i 20 gradi sopra la norma, segnando il record di deviazione termica più elevata mai osservata in quella regione. I ricercatori sottolineano che il fenomeno di greening è destinato a intensificarsi col tempo.
«La sensibilità della vegetazione della Penisola Antartica ai cambiamenti climatici è ormai evidente e, in caso di futuro riscaldamento antropico, potremmo assistere a cambiamenti fondamentali nella biologia e nel paesaggio di questa regione iconica e vulnerabile», continua Roland.
I cambiamenti osservati dimostrano quanto il cambiamento climatico stia trasformando profondamente i luoghi anche più isolati della Terra. Proprio per questo è importante intervenire a livello globale per preservare tutti gli ambienti e garantire un futuro più sostenibile. Ogni decisione avrà un impatto significativo sul Pianeta e sulla salvaguardia degli ecosistemi antartici. (Agenbio) Eleonora Caruso 9:30