Roma, 30 ottobre 2024 (Agenbio) – In un articolo pubblicato sulla rivista Nature Cell Biology, un gruppo internazionale di ricercatori, coordinato dall’Università di Padova, ha mostrato l’esistenza di un meccanismo universale, comune a molti diversi tipi di cellule, in grado di regolare la lunghezza dei mitocondri in risposta alle condizioni meccaniche del microambiente cellulare e di contrastare le metastasi tumorali. «Abbiamo scoperto che i mitocondri funzionano come una sorta di “centralina di controllo” in grado di accendere e spegnere in maniera coordinata tre importanti ‘interruttori’ molecolari – spiega Patrizia Romani, del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova e prima autrice dell’articolo –. In questo modo, i segnali meccanici riescono a controllare, tramite un unico meccanismo, diverse funzioni della cellula, inclusa la capacità di produrre nuove molecole con attività antiossidante, di accumulare energia sotto forma di lipidi, di regolare la proliferazione e di mantenere la propria identità. In questo studio abbiamo dimostrato sperimentalmente che tale funzione ha rilevanza in diversi contesti, compreso il differenziamento di cellule staminali in adipociti, il corretto funzionamento delle cellule del fegato, e la resistenza delle cellule tumorali metastatiche alla chemioterapia». Il meccanismo molecolare scoperto dai ricercatori si basa su una proteina localizzata sulla superficie dei mitocondri, chiamata MIEF1. «Quando le cellule ricevono intensi stimoli meccanici, – spiega il professor Sirio Dupont – la proteina MIEF1 viene fosforilata, e questo diminuisce la sua capacità di reclutare sulla superficie del mitocondrio una seconda proteina, chiamata DRP1, che agisce da ‘forbice molecolare’ spezzettando i mitocondri e quindi accorciandoli». (Agenbio) Etr 9:00