Roma, 8 novembre 2024 (Agenbio) – Uno studio, pubblicato su Nature Human Behaviour, condotto dagli scienziati dell’università Politecnica di Macao, asserisce che le persone non sposate hanno un rischio dell’80% più elevato di sviluppare sintomi associati alla depressione. Il team, guidato da Kefeng Li, ha analizzato i dati di 106.556 individui provenienti da 7 Paesi: USA, Regno Unito, Messico, Irlanda, Corea del Sud, Cina e Indonesia. La depressione affligge circa il 5% degli adulti nel mondo. L’analisi ha dimostrato che le probabilità di depressione erano del 79% più elevate tra chi aveva riferito di non essere sposato. La letteratura scientifica aveva suggerito che il matrimonio potrebbe ridurre il rischio di depressione. I ricercatori hanno scoperto che il rischio di depressione era del 99% più elevato in caso di divorzio o separazione, mentre tra i vedovi è stato riscontrato un tasso del 64% più alto nelle probabilità di sviluppare sintomi depressivi. I partecipanti non coniugati nei Paesi occidentali erano associati a un rischio maggiore rispetto a quanto riscontrato nelle realtà orientali. Questi risultati potrebbero essere utili per identificare i gruppi demografici più a rischio di depressione. Gli studiosi precisano che i risultati potrebbero essere limitati dal fatto che i questionari erano auto-riferiti e non raccolti da report clinici, e che tutte le coppie analizzate erano eterosessuali. Per colmare le lacune esistenti, concludono gli autori, sarà interessante considerare coorti più ampie nei prossimi lavori. (Agenbio) Mmo 12.00