Il grasso che cura: il ruolo delle apodichine nella prevenzione delle malattie cardio-metaboliche

Roma, 27 novembre 2024 (Agenbio) – Una review pubblicata su Nature Immunology da esperti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con l’Università di Innsbruck, evidenzia le potenzialità delle apodichine, ormoni o molecole dell’infiammazione prodotte dal tessuto adiposo, nella prevenzione di una serie di malattie cardio-metaboliche, dal diabete di tipo 2, alle malattie cardiovascolari, al cosiddetto fegato grasso. Le due apodichine principali sono l’adiponectina e la leptina; la prima ha effetti favorevoli, poiché migliora la sensibilità all’insulina e contrasta l’infiammazione metabolica. Più alte sono le concentrazioni di adiponectina nel sangue circolante, più si riduce l’incidenza di obesità e di patologie ad essa correlate, come il diabete di tipo 2 e gli eventi cardiovascolari. La leptina, invece, è un prodotto del gene ob (come obesità), promuove l’assunzione di cibo, l’adipogenesi e l’infiammazione, peggiorando così le malattie metaboliche e infiammatorie. Molti altri i mediatori prodotti dal tessuto adiposo hanno un importante ruolo nell’infiammazione. La NAMPT (nicotinamide fosforibosil-transferasi), ad esempio, è un’adipochina ad attività pro-infiammatoria, mentre l’apelina e l’FGF21 hanno proprietà anti-infiammatorie. In conclusione, la carenza di adipochine protettrici o l’eccesso di adipochine patologiche possono contribuire all’infiammazione metabolica, alla metainfiammazione, allo sviluppo di disfunzione metabolica e quindi alla comparsa di malattie cardio-metaboliche. (Agenbio) Etr 09.00