Progetto Discover, per tumori causati dalle radiazioni

ENEA, insieme al Federal Office for Radiation Protection, al National Centre for Public Health and Pharmacy e alla Oxford Brookes University collaborano per il progetto DISCOVER, per studiare come le radiazioni possono sviluppare tumori

Roma, 30 novembre 2024 (Agenbio) – Le radiazioni ionizzanti sono un fattore di rischio riconosciuto per l’insorgenza del cancro. Sono in grado di indurre lo sviluppo di ogni forma di tumore, sebbene tra l’esposizione alle radiazioni e l’insorgenza della malattia possano trascorrere molti anni, anche a seconda del tipo di tumore. Diversi studi hanno confermato che anche bassi livelli di esposizione a radiazioni ionizzanti possono dare origine alle trasformazioni delle cellule che portano allo sviluppo del cancro. La quantificazione di questo rischio, tuttavia, è molto complessa: dipende infatti da diversi fattori, tra cui la dose a cui si è esposti e la durata dell’esposizione, il tipo di radiazione, le aree del corpo irradiate e l’età in cui si è entrati in contatto con le radiazioni.

Il progetto DISCOVER, finanziato dall’Unione Europea con oltre 1,3 milioni di euro e coordinato dall’ENEA, ha l’obiettivo di approfondire i meccanismi che portano alla formazione di tumori indotti dalle radiazioni. Collaborano al progetto anche il Federal Office for Radiation Protection (Germania), il National Centre for Public Health and Pharmacy (Ungheria) e la Oxford Brookes University (Regno Unito).

Tradizionalmente, l’insorgenza dei tumori causati da radiazioni è stata attribuita a danni al DNA, che vengono riparati in modo errato o non riparati affatto. Tuttavia, recenti ricerche indicano che anche l’ambiente circostante alle cellule (microambiente cellulare) potrebbe avere un ruolo importante, mettendo in discussione la teoria classica della radiobiologia, nota come “target theory”.

«Per questo progetto utilizzeremo sistemi biologici di diversa complessità e approcci altamente innovativi che ci permetteranno di comprendere come le diverse tipologie cellulari che compongono il cervelletto reagiscono a dosi moderate e basse di radiazioni, contribuendo alla formazione del tumore», spiega Simonetta Pazzaglia, coordinatrice del progetto e responsabile del Laboratorio di Biotecnologie RED di ENEA.

Il progetto si concentrerà sullo studio del microambiente cellulare, che comprende elementi come le cellule stromali, i vasi sanguigni, le citochine e altre molecole che possono influenzare il comportamento delle cellule tumorali, favorendo o contrastando la formazione del cancro.

«Quindi, non solo il danneggiamento diretto del DNA da radiazioni potrebbe essere all’origine del cancro, ma anche le interazioni tra le cellule tumorali e il loro ambiente circostante potrebbero contribuire allo sviluppo del tumore. E la comprensione di questi meccanismi potrebbe portare a nuove strategie per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento del cancro causato dalle radiazioni», conclude Pazzaglia.

DISCOVER è stato finanziato nell’ambito di PIANOFORTE, una nuova iniziativa europea per la ricerca sulla radioprotezione. Coordinata dall’Istituto francese per la protezione dalle radiazioni e la sicurezza nucleare (IRSN), la coalizione coinvolge 58 partner provenienti da 22 Paesi europei, oltre al Regno Unito e alla Norvegia. PIANOFORTE dispone di un budget complessivo di 46 milioni di euro, di cui il 65% è finanziato dal programma Euratom dell’Unione Europea, mentre il restante proviene dai singoli Stati membri. (Agenbio) Eleonora Caruso 9:30