Roma, 18 dicembre 2024 (Agenbio) – I responsabili dell’Area marina protetta di Gaiola, diverse associazioni ambientaliste guidate da Marevivo e rappresentati della società civile, tra cui 10mila firme di cittadini e gli appelli del cantante Liberato, stanno protestando contro l’autorizzazione del governo e del Ministero dell’ambiente a un nuovo scarico fognario che dal 2025 finirà per scaricare a mare nella zona tra Nisida e Gaiola. Il raddoppio dello scarico è legato al piano per la riqualificazione di Bagnoli e prevede un aumento, rispetto ai 100 metri cubi al secondo di liquami e acque nere che già oggi con il sistema “troppo pieno” vanno a finire in acqua quando piove molto, di altri 106 metri cubi. Il raddoppio finirà per interessare tutta la Zona speciale di conservazione di Napoli. Per il direttore dell’Amp, Maurizio Simeone, si tratta di un potenziale disastro ambientale per posidonia e coralli, ma anche per il turismo e l’economia dell’area e, per questo, insieme a diverse associazioni chiede al Ministero un passo indietro sul progetto. (Agenbio) Gta 10.00