Dopo la regione Campania, anche la Puglia chiede l’adozione di nuovi provvedimenti in materia di DCA. Il consigliere regionale della Puglia, Lucia Parchitelli, ha proposto un emendamento aggiuntivo alle norme regionali che prevede l’inserimento del biologo nutrizionista tra i professionisti chiamati a operare nelle residenze terapeutico-riabilitative per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare (DCA).
La relazione presentata da Lucia Parchitelli recita:
L’efficienza e l’efficacia dell’azione condotta nelle Strutture di assistenza per i Disturbi del Comportamento Alimentare si fonda sulla sinergia tra varie figure professionali (medici, dietisti e biologi nutrizionisti) che collaborano tra loro e con gli altri specialisti al fine di garantire degli elevati standard di assistenza.
Negli atti regionali che definiscono l’organico chiamato ad operare nelle residenze terapeutico riabilitative per il trattamento in regime residenziale e semiresidenziale di soggetti con Disturbi del Comportamento Alimentare, si riscontra tuttavia la mancata previsione della figura del biologo nutrizionista (es. All. 1 alla DGR 21 dicembre 2023, n. 1923 – Bollettino Ufficiale della Regione Puglia – n. 15 del 19-2-2024).
Tale assenza non si riscontra invece nelle analoghe previsioni vigenti in altre Regioni che, come ad esempio nel caso della Campania, hanno anche elaborato provvedimenti legislativi in materia di prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione prevedendo la figura del biologo nutrizionista esperto, appunto, in Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione.
Il Biologo Nutrizionista Specialista in Scienza dell’Alimentazione (Area sanitaria delle Specializzazioni afferenti alle Facoltà di Medicina e Chirurgia) opera nel contesto del Sistema Sanitario Nazionale da numerosi anni, avendo competenze specifiche in materia di Nutrizione Clinica, Preventiva e Applicata.
Nell’ambito delle Professioni Sanitarie (Legge n. 3 dell’11 gennaio 2018), il Biologo Nutrizionista risulta fondamentale nella costituzione delle equipe multidisciplinari e multiprofessionali, potendo agire autonomamente nei pazienti, quindi già con diagnosi effettuata dal medico, sia per la valutazione dei bisogni energetici e nutritivi (Legge n. 396 del 24 maggio 1967) sia per la determinazione di piani nutrizionali individuali o per gruppi di popolazione o per collettività.
Negli ultimi anni la necessità di organizzare delle “reti” assistenziali, per diverse patologie, si è estrinsecata adottando PDTA (percorsi diagnostici terapeuti assistenziali) e non da ultimi PPDTA (percorsi preventivi diagnostici terapeutici assistenziali). Di fatto le evidenze scientifiche così come dati epidemiologici riferiti anche ai DNA (Disturbi della Nutrizione e della Alimentazione) mostrano un crescente numero di adolescenti affetti da queste patologie.
Pertanto in questo quadro epidemiologico e organizzativo, il Biologo Nutrizionista interviene sia nel campo della Prevenzione Nutrizionale (LEA ex DPCM 12 gennaio 2017), evitando l’insorgenza della malattia, sia erogando prestazioni di elevata Professionalità sanitaria, all’interno delle equipe multidisciplinari in favore dei cittadini.
Appare pertanto necessario che le disposizioni regolamentari ed attuative poste in essere dal Governo regionale siano riformulate in modo da prevedere tale figura. L’intervento legislativo proposto opera dando prescrizioni in tal senso.