Roma, 19 dicembre 2024 (Agenbio) – Mangiare corrette quantità di cioccolato fondente potrebbe ridurre significativamente il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Questa scoperta, realizzata da un team di ricercatori di Harvard (Boston) e dell’università di Shangai e riportata in uno studio pubblicato su The BMJ, evidenzia che il cacao, grazie ai suoi composti bioattivi come i flavonoidi, migliora la sensibilità all’insulina. Lo studio ha analizzato i dati di oltre 192mila partecipanti per valutare il consumo totale di cioccolato e di 111mila partecipanti per esaminare l’impatto dei sottotipi di cioccolato. Per garantire l’affidabilità dei risultati, sono stati esclusi i soggetti con diabete, cancro o malattie cardiovascolari preesistenti. I partecipanti hanno compilato questionari sulla dieta ogni quattro anni, includendo informazioni dettagliate sul consumo di cioccolato, a partire dal 2006-2007. Inoltre, ogni due anni venivano raccolti dati su variabili come peso corporeo, pressione sanguigna, consumo di alcol e storia familiare di diabete. Durante il periodo di follow-up, che si estende per decenni, oltre 18.800 partecipanti hanno sviluppato il diabete di tipo 2, offrendo un ampio campione per l’analisi statistica. L’analisi ha rivelato che i partecipanti che consumavano almeno cinque porzioni di cioccolato fondente a settimana avevano un rischio inferiore del 21% di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto a coloro che non mangiavano mai o raramente cioccolato. La relazione osservata era lineare: ogni porzione aggiuntiva di cioccolato fondente riduceva il rischio del 3%. Al contrario, il consumo di cioccolato al latte non mostrava benefici significativi, anzi, era associato a un aumento del peso corporeo. (Agenbio) Etr 13.00