Roma, 27 dicembre 2024 (Agenbio) – Stanchi e malpagati. Sono i medici italiani che in corsia sono peraltro sempre meno numerosi, spesso e volentieri con contratto a tempo determinato e con retribuzioni del 22% più basse rispetto ai colleghi di molti Paesi europei. Da questa fotografia deriva un dato ancor più sconfortante circa il burnout che coinvolge il 52% dei medici e il 45% degli infermieri. Un fenomeno che riguarda in particolar modo le donne. Il personale femminile è anche vittima di circa i due terzi delle 18mila aggressioni ai danni dei sanitari e continua a scontare un forte svantaggio legato al genere: più di due terzi dei lavoratori del settore sanitario oggi sono donne, ma le posizioni dirigenziali e apicali sono ancora appannaggio degli uomini. Questo è il ritratto del personale sanitario italiano che emerge dal Rapporto su Salute e Ssn dell’Osservatorio salute, legalità, previdenza di Fondazione Enpam e Eurispes. Al quadro generale va aggiunto anche il fatto che la crescita del personale sanitario, che si protraeva da oltre un trentennio, si è arrestata dal 2008. (Agenbio) Des 09.00