Il Tar Lazio sospende l’esecutività del nuovo tariffario per la specialistica ambulatoriale

Il Tar del Lazio, in udienza monocratica, ossia in sede cautelare, tenutasi nella giornata di oggi, 30 dicembre 2024, ha sospeso l’esecutività del tariffario pubblicato in data 27 dicembre 2024 con provvedimento inaudita altera parte (senza tenere udienza ed ascoltare le parti in causa).

Ha fissato al 28 gennaio 2025 l’udienza per la conferma della sospensiva. Pertanto, si resta in attesa di indirizzo del Ministero e delle Regioni per l’entrata in vigore delle nuove tariffe e dei nuovi Lea.

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AGGIORNAMENTO

A seguito del decreto del Tar Lazio, si rischia il caos nel sistema sanitario del nostro Paese, almeno per il mese di gennaio.

I nomenclatori tariffari appena aggiornati dalle Regioni, che sarebbero dovuti entrare in vigore il 1° gennaio prossimo, sono stati bloccati. Sarà pertanto necessario il ritorno ai vecchi codici in attesa della nuova pronuncia, prevista per fine gennaio 2025.

“Gli atti della Commissione Permanente, inclusa la proposta tariffaria, sono viziati – spiegano gli avvocati Alberto Polini e Alessandro Diotallevi – da nullità derivata. La Commissione ha operato oltre i limiti temporali previsti dalla normativa, senza una valida base legislativa. Le tariffe approvate determinano poi una riduzione media del 22-27% rispetto ai valori precedenti, compromettendo la sostenibilità operativa delle strutture accreditate. Questo impatto è particolarmente grave per le strutture private che potrebbero essere costrette a cessare l’erogazione dei servizi e per i cittadini che dovranno ricorrere a determinate prestazioni a proprie spese, creando evidenti disparità di trattamento”.

Sul tema è in corso un incontro al Ministero dell’Economia e finanze.

 

RASSEGNA STAMPA

++ Tar sospende Tariffario nazionale per cure garantite da Ssn ++ Ricorso proposto da centinaia di strutture accreditate
(ANSA) – ROMA, 30 DIC – E’ stata sospesa l’efficacia del Decreto con cui il Ministero della Salute il 25 novembre ha emanato il Tariffario delle Prestazioni di Specialistica ambulatoriale e protesica, ovvero le cure e le prestazioni garantite ai cittadini dal Ssn. La decisione è contenuta in un decreto cautelare monocratico del Tar del Lazio emesso nell’ambito di un ricorso proposto da centinaia di strutture accreditate con le maggiori associazioni di categoria. Con il maxiricorso si mira ad evidenziare la carenza d’istruttoria, la mancata considerazione dell’ andamento dei costi produttivi aggiornati e le criticità giuridiche e metodologiche del decreto.

(ANSA) – ROMA, 30 DIC – “Siamo convinti tra l’altro – spiegano gli avvocati Giuseppe Barone e Antonella Blasi, patrocinatori dei ricorrenti – che il Decreto violi i principi costituzionali di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione. Le tariffe non tengono conto dell’incremento dei costi e delle difficoltà operative causate dalla pandemia e dalla crisi economica. L’istruttoria che ha condotto all’approvazione delle tariffe è risultata inoltre incompleta e lacunosa. Non è stata garantita una rappresentazione adeguata dei costi reali e delle esigenze delle strutture sanitarie accreditate”.Il giudice amministrativo monocratico delegato, considerato “che il decreto in questione è stato adottato il 26 novembre 2024 ed è stato pubblicato sulla Gazzetta il 27 dicembre (venerdì), con entrata in vigore il 30 dicembre (lunedì); che il nuovo Decreto tariffe è stato adottato dopo oltre 20 anni dai precedenti nomenclatori, delineando così l’insussistenza dell’urgenza”, ha ritenuto che “devono ritenersi presenti i profili dedotti in punto di danno”. Da ciò l’accoglimento della richiesta di sospensione cautelare urgente del provvedimento ministeriale, con fissazione dell’udienza del 28 gennaio prossimo per la trattazione collegiale del ricorso in camera di consiglio. (ANSA) .