Ictus e infarti, svelato legame tra aumento casi e tossicità della plastica 

Roma, 2 gennaio 2025 (Agenbio) – Una ricerca dell’Università del Maryland, pubblicata su Pnas, ha stimato l’esposizione di circa un terzo della popolazione mondiale ad alcune sostanze chimiche presenti nei comuni prodotti di plastica, rilevando che potrebbero essere centinaia di migliaia i decessi e milioni i casi di malattie coronariche e ictus collegati. Le sostanze incriminate sono il Bisfenolo A (Bpa) e Di(2-etilesil) ftalato (Dehp), utilizzati negli imballaggi alimentari in plastica, collegati a coronaropatie, ictus e decessi prematuri, e gli eteri di difenile polibromurati (Pbde), ritardanti di fiamma usati in mobili ed elettronica, associati a perdite di punti di quoziente intellettivo (Qi) nei bambini a causa dell’esposizione materna.Si stima che, solo nel 2015, il Bpa sarebbe associato a 5,4 milioni di casi di coronaropatia e il Dehp a 164mila decessi tra le persone di 55-64 anni. Inoltre, l’esposizione ai Pbde avrebbe causato la perdita di 11,7 milioni di punti di Qi. (Agenbio) Etr 13.00