Roma, 2 gennaio 2025 (Agenbio) – La pelle ha un sistema immunitario autonomo rispetto a quello principale, in grado di produrre anticorpi. A dirlo sono due diversi studi, pubblicati su Nature, firmati da scienziati americani dell’Università di Stanford e dell’Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive e potrebbe portare allo sviluppo di nuovi vaccini da spalmare sulla pelle come una pomata. Secondo quanto scoperto dai ricercatori guidati da Inta Gribonika del Niaid, il batterio Staphylococcus epidermidis innesca l’attivazione delle cellule B, quelle necessarie per la produzione di anticorpi. La pelle, quindi, produce difese immunitarie anche contro “inquilini” innocui, che persistono per almeno 200 giorni. La seconda ricerca, coordinata da Michael Fischbach di Stanford, ha esaminato la possibilità di reindirizzare la risposta immunitaria innescata da S. epidermidis verso microbi più pericolosi. Modificando il batterio in modo da fargli produrre proteine estranee, come quelle del tetano, e applicandolo sulla pelle, i ricercatori sono riusciti a provocare una risposta immunitaria negli animali, che li ha protetti quando poi sono stati esposti alla tossina. L’idea è quindi di aggiungere S. epidermidis alle pomate per la pelle per difendere l’organismo da specifiche minacce. (Agenbio) Etr 10.00