Studio sull’invecchiamento: i 70 anni sono i nuovi 60 

Roma, 7 gennaio 2025 (Agenbio) – Qualche volta, quando ci sentiamo giovani e rinvigoriti, utilizziamo spesso una frase per descrivere ad esempio che “i 70 anni sono i nuovi 60”. Eppure, ci dice una nuova ricerca, questa espressione ha più di un fondo di verità. Rispetto al passato, infatti, i miglioramenti avuti nel XX secolo in termini di alimentazione, educazione e condizioni igienico-sanitarie, hanno rallentato il declino fisico e cognitivo legato all’invecchiamento. A dimostrarlo sono i dati di uno studio sulla popolazione inglese – l’English Longitudinal Study of Aging (Elsa) – i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Aging da un gruppo di ricerca internazionale guidato dalla Columbia University. L’analisi è relativa alla sola popolazione britannica ma, dicono gli esperti, ci sono molti indizi, anche da altri studi simili, che la stessa condizione valga, per esempio, per la popolazione cinese. “Siamo rimasti sorpresi da quanto fossero grandi questi miglioramenti, in particolare confrontando le persone nate dopo la Seconda guerra mondiale con i gruppi nati prima” spiegano gli esperti sottolineando però che “non c’è nulla che dica che continueremo a vedere gli stessi miglioramenti in futuro: cambiamenti come la crescente prevalenza dell’obesità potrebbero persino far invertire questa tendenza”. Per ora, nel complesso, i trend ci dicono però che “per molte persone, i 70 anni potrebbero davvero essere i nuovi 60”. (Agenbio) Gta 10.00