Dislessia, scoperto legame tra basi genetiche e struttura del cervello 

Roma, 10 gennaio 2025 – Uno studio condotto da scienziati del Max Planck Institute for Psycholinguistics di Nijmegen, in Olanda, e pubblicato su Science Advances, ha associato alcune varianti genetiche che sembrano predisporre a dislessia a specifiche differenze nella struttura cerebrale. E in particolare nelle aree del cervello coinvolte nella coordinazione motoria, nella visione e nel linguaggio. Gli studiosi hanno usato i dati di oltre un milione di persone, raccolti da una compagnia di biotecnologie specializzata nella vendita di kit per i test genetici fai-da-te, per individuare le diverse varianti genetiche che possono aumentare le possibilità di avere la dislessia. Poi hanno elaborato il punteggio di rischio poligenico per la dislessia di oltre 30mila adulti i cui dati erano contenuti nel database sanitario UK Biobank, e l’hanno confrontato con le scansioni cerebrali di queste persone. Il team è riuscito a collegare la varietà di predisposizione genetica al disturbo tra gli adulti a specifiche variazioni strutturali del cervello. Per esempio, un rischio più elevato di dislessia è risultato collegato a un minore volume cerebrale nelle aree responsabili della coordinazione dei movimenti e dell’analisi dei suoni delle parole, ma anche a un volume aumentato della corteccia visiva. Quindi i ricercatori si sono concentrati su una struttura anatomica cerebrale chiamata capsula interna, che è composta da fasci di fibre nervose. La densità di questa struttura era associata al punteggio di rischio genetico non solo della dislessia, ma anche di altri tratti in vario modo ad essa correlati, come l’ADHD, l’intelligenza fluida, cioè la capacità di ragionare in modo astratto e risolvere i problemi in situazioni nuove, e il livello di istruzione. (Agenbio) Etr 10.00