Fratture da fragilità: alla sanità pubblica costano 10 miliardi

Roma, 27 gennaio (Agenbio) – Si chiamano fratture da fragilità e sono quelle dovute a un indebolimento dell’osso. La questione si rivela molto seria per la sanità pubblica per via dell’ingente spesa che ne deriva anche in considerazione dell’invecchiamento della popolazione. Del fenomeno si è dibattuto in occasione del convegno “L’impegno italiano per le fratture da fragilità”, organizzato dall’Iss in collaborazione con l’Osservatorio Fratture da fragilità (Off Italia). “Le fratture da fragilità che interessano la popolazione di età avanzata e i pazienti affetti da malattie rare dell’osso – sottolinea il presidente dell’Iss Rocco Bellantone – rappresentano un serio problema di salute nella popolazione italiana. Si stima che possano impattare sulla spesa sanitaria del nostro Paese per un importo di circa 10 miliardi di euro all’anno, con un possibile trend in crescita legato all’invecchiamento”. Secondo uno studio, il 4% della popolazione italiana è in una condizione di fragilità, una percentuale che aumenta con l’età, al punto che oltre il 50% degli over 65 è considerato pre-fragile. Ogni anno si contano circa 100mila ricoveri di over 65 per fratture del femore. (Agenbio) Des 11.00