Roma, 27 gennaio (Agenbio) – Sono 18 i criteri capaci di stabilire il livello di obesità, fino a definirlo come una vera e propria condizione patologica. A individuarli una commissione di 56 esperti, il cui lavoro è stato pubblicato su The Lancet Diabetes & Endocrinology. Oltre all’indice di massa corporea, sono state introdotte altre misure come la circonferenza vita o la misurazione diretta dell’adipe attraverso la Dexa (scansione della densitometria ossea). Si distingue tra due tipi di obesità, quella clinica e pre-clinica, con lo scopo di garantire un trattamento sempre più personalizzato ed evitare le sovradiagnosi. Il documento arriva peraltro con straordinario tempismo, visto che in Italia si sta discutendo del riconoscimento dell’obesità come malattia cronica, così come richiesto da medici e associazioni di pazienti. L’obesità clinica indica una malattia cronica vera e propria associata a una concomitante disfunzione d’organo, mentre l’obesità pre-clinica è associata a un grado variabile di rischio per la salute, ma senza patologie concomitanti. I criteri di rischio considerati per gli adulti sono i seguenti: dispnea (affanno), insufficienza cardiaca, dolore al ginocchio o alle anche, alcune alterazioni delle ossa e articolazioni nei bambini e negli adolescenti in grado di limitare i movimenti, altri segni e sintomi causati da disfunzioni a livello di altri organi, compresi reni, vie respiratorie, sistema nervoso e urinario. (Agenbio) Des 13.00