Roma, 7 febbraio 2025 (Agenbio) – Quando si dice buona sanità. Intervento straordinario, quello effettuato presso l’ospedale Le Molinette di Torino, dove una bambina di otto mesi è stata salvata grazie a un trapianto di fegato pediatrico tra piccoli infanti. La paziente, affetta da una grave malformazione nota come atresia delle vie biliari, era già stata sottoposta lo scorso luglio a un intervento ad intento riparativo di porto-entero-anastomosi secondo Kasai presso la Chirurgia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, ma il flusso della bile dal fegato verso l’intestino non è ripreso e il fegato è andato inesorabilmente incontro all’evoluzione in cirrosi epatica. Come riferito dal nosocomio del capoluogo piemontese, il papà aveva dichiarato la volontà di donare alla figlia la parte sinistra del suo fegato per salvarle la vita con un trapianto da vivente. Una volta accertata la compatibilità, l’intervento era stato programmato per la metà di gennaio. A meno di 72 ore dall’avvio del trapianto da vivente, però, il Centro Nazionale Trapianti operativo ha segnalato la presenza di un particolare donatore di organi compatibile con la piccola candidata torinese. Si trattava di un piccolo di cinque mesi di vita, deceduto in un’altra regione italiana per una grave patologia congenita encefalica non controindicante la donazione degli organi. L’intervento è durato 11 ore ed è tecnicamente riuscito. (Agenbio) Des 13.00