Alzheimer, una scorretta ossigenazione cerebrale tra le cause 

Roma, 14 febbraio 2025 (Agenbio) – È stato scoperto un possibile legame tra la salute vascolare e la malattia di Alzheimer. A rivelarlo è stato un nuovo studio condotto dalla Lancaster University (nel Regno Unito) in collaborazione con il Centro medico dell’università di Lubiana in Slovenia e pubblicato su Brain Communications. I ricercatori riferiscono che “i cambiamenti nell’orchestrazione delle dinamiche di ossigenazione cerebrale e nella funzione neuronale potrebbero essere tra i fattori chiave delle neurodegenerazione”. In pratica, ciò che è stato ipotizzato è che l’Alzheimer possa essere il risultato di un cervello non adeguatamente nutrito dai vasi sanguigni. Il cervello, che rappresenta solo il 2% del peso corporeo, consuma fino al 20% dell’energia totale del corpo. Per garantire che riceva abbastanza energia, collabora con il sistema vascolare attraverso l’unità neurovascolare, che collega i vasi sanguigni ai neuroni tramite le cellule degli astrociti. I ricercatori hanno pertanto esaminato eventuali possibili alterazioni in questa cooperazione con i pazienti affetti da Alzheimer. Tale scoperta potrebbe aprire nuove strade alla diagnosi e al trattamento dell’Alzheimer con rilevazioni non invasive e a basso costo. (Agenbio) Des 12.00