Medici insoddisfatti dopo la pandemia, per il 58% il servizio sanitario nazionale è peggiorato

Roma, 18 febbraio 2025 (Agenbio) – sono trascorsi cinque anni dall’emergenza covid – 19 e per il 58% dei medici ospedalieri in Italia il Servizio sanitario nazionale è peggiorato così come peggiorato è il proprio lavoro nel senso di cambiamenti negativi. I dati emergono da un sondaggio promosso dal sindacato Cimo-Fesmed (a cui aderiscono le sigle Anpo, Ascoti, Cimo, Cimop e Fesmed) a cui hanno risposto 2.168 medici dipendenti del Ssn. Una fotografia impietosa e a tratti “avvilente” perché la gran parte dei camici bianchi si sente abbandonata come viene evidenziato nel dossier ‘Dimenticati’. Se durante la pandemia il 77% riteneva che a fine emergenza la professione sarebbe migliorata, il 74% pensava che avrebbe avuto maggiori opportunità di carriera e l’83% immaginava che avrebbe guadagnato di più, oggi solo il 15% giudica molto positivamente la propria professione, l’8% la propria carriera e il 2% il proprio stipendio. I punti vulnerabili della professione la carenza del personale che costringe i medici a turni massacranti perché in reparti incompleti sotto il profilo dell’organico: il 76% ha infatti dichiarato di lavorare in un reparto  incompleto. E per coprire i turni, devono lavorare oltre il dovuto e rinunciare a ferie e permessi: il 28% dei medici che hanno risposto al sondaggio lavora 38 ore a settimana come previsto dal contratto; il 52% ne lavora spesso 48 e il 20% supera le 48. Inoltre il 45% ha tra gli 11 e i 50 giorni di ferie residui, il 23% tra i 51 e i 100 giorni e il 15% ne ha più di 100. Otre la metà dei medici, il 57%, ritiene di essere molto stressato. Il 38% ritiene pessima la qualità della propria vita e il 57% considera alto il rapporto tra il carico di lavoro e il rischio di commettere errori. Il 94% pensa che il proprio lavoro non sia sufficientemente valorizzato dalla propria azienda, inoltre il 33% crede che all’estero il lavoro del medico sia valorizzato molto di più che in Italia, il 18% che il modo migliore per svolgere il proprio lavoro sia la libera professione, il 10% pensa che sarebbe più gratificante lavorare in una struttura privata e, infine, il 7% come medico a gettone. Solo il 32% dei camici bianchi ritiene l’ospedale pubblico il luogo in cui è più gratificante lavorare. (Agenbio) 10.00