Roma, 26 febbraio (Agenbio) – Una ricerca dell’Università di Stanford ha individuato poco meno di 400 varianti genetiche, presenti fin dal concepimento, che sono essenziali per innescare o alimentare la crescita di tumori.
Secondo lo studio, pubblicato su Nature Genetics, capire meglio quali fattori genetici incidono più di altri sulla predisposizione al cancro potrebbe migliorare la prevenzione.
Le quasi 400 varianti individuate si trovano nelle regioni regolatorie che controllano se, quando e come sono espressi geni in molti casi vicini, in casi più rari in una regione distante del DNA. Si tratta di varianti a livello di un singolo nucleotide, cambiamenti del DNA che riguardano i nucleotidi, cioè le unità ripetitive che costituiscono il nostro genoma.
Gli autori dello studio hanno studiato da vicino oltre 4000 varianti genetiche associate al cancro in precedenti studi di associazione sull’intero genoma per capire quanto fossero capaci di alterare l’espressione genetica nelle cellule di 13 tipi di cancro. Alcune delle varianti individuate sono coinvolte in percorsi biologici che riguardano la morte cellulare, come le cellule interagiscono con l’ambiente circostante o come riparano il proprio DNA. Altre regolano la funzionalità dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, altri ancora i processi infiammatori. (Agenbio) Etr 13.00