Protesi mammarie: in aumento le italiane che ne fanno ricorso 

Roma, 27 febbraio 2025 (Agenbio) – A volte è per motivi estetici, in altri casi invece vi si ricorre per motivi ricostruttivi. Parliamo delle protesi mammarie, scelte da circa 39mila italiane. Durano in media tra gli 11 e i 14 anni, non scoppiano, ma possono rompersi anche a distanza di molto tempo, e non sono da ricondurre necessariamente allo sviluppo del linfoma Bia-Alcl. Queste sono solo alcune delle informazioni emerse dal Registro nazionale protesi mammarie (Rnpm) a cura del Ministero della Salute, presentato a Roma in occasione del meeting “Un modello per la nuova governance sanitaria. Registro Nazionale degli Impianti Protesici Mammari”. Nel caso di ricostruzione post-mastectomia, la durata si riduce a circa nove anni, soprattutto se abbinata a trattamenti di radioterapia e chemioterapia. “In questi casi incidono sulla durata le superfici delle protesi a contatto con il tessuto irradiato: rispetto alle superfici lisce e testurizzate, è dagli anni ’80 che il poliuretano è correlato ad un numero più basso di casi di contrattura capsulare anche nei casi di radioterapia” spiega Roy De Vita, primario di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma Regina Elena. La misura più utilizzata delle protesi è pari ad una terza taglia abbondante, tuttavia il 30% delle donne ha preferito misure più piccole. (Agenbio) Des 13.00