Roma, 28 febbraio 2025 – Acquista sempre più rilievo il settore dei beni culturali e archeologici grazie alla rilevanza storica e artistica nonché per il potenziale immenso come ambito di sviluppo professionale per i giovani laureati in biologia. I biologi grazie alla loro formazione multidisciplinare possono intervenire efficacemente nella protezione delle opere d’arte poiché combinano le conoscenze biologiche con le tecniche innovative di conservazione. Biologia e beni culturali un connubio che è stato al centro del convegno promosso dalla Fondazione Italiana Biologi – provider la Fnob – dal titolo “Nuove opportunità professionali per i biologi nel mondo dell’arte e dei beni culturali” che si è tenuto a Roma, il 27 febbraio, presso la Biblioteca Nazionale Centrale. Un evento rivolto ai giovani che si affacciano alla professione di biologo come ha spiegato Pietro Sapia biologo e componente direttivo Fib. È fondamentale che i neolaureati possiedano strumenti conoscitivi adeguati per prendere decisioni consapevoli sul proprio percorso professionale. Il vasto patrimonio culturale italiano crea numerose opportunità di lavoro nel settore archeologico dove le competenze biologiche risultano fondamentali per la gestione e protezione dei siti storici, ma anche per il restauro e la conservazione del patrimonio bibliotecario, un’unione che nasce nel 1938 da Alfonso Gallo che fondò l’Istituto per la patologia del Libro come ci spiega Maria Letizia Sebastiani – già direttore della biblioteca ministero della cultura e biologa che ha introdotto i lavori e moderato il dibattito. Tra i punti salienti affrontati nel convegno il trattamento di beni librari con radiazione gamma a cura di Alessia Cemmi – responsabile del Laboratorio Enea. La biologia e l’archeologia, il nuovo e l’antico sintesi perfetta per la scienza del domani che punta a conservare e rendere eterno il patrimonio dei popoli. All’evento della Fb hanno preso parte figure internazionali come Darius Arya – Archeologo American Istituite for Culture e Laurent Cortella – ARC Nucléart, Grenoble che ha argomentato sui “Trattamenti di conservazione del patrimonio mediante irradiazione gamma in Francia: 50 anni di esperienza”, il restauro delle figure di Ramses e il piccolo mammut congelato colpito dal batterio dell’antrace. La necessità di una scelta professionale consapevole non deve mai essere sottovalutata poiché essa costituisce un elemento fondamentale per raggiungere una carriera che sia al contempo soddisfacente e dotata di significato. In questo contesto si inserisce il discorso del presidente della Fnob e Fib Vincenzo D’Anna che ha parlato anche della imminente istituzione di una scuola di restauro per biologi. Il VIDEO