FISMELAB esprime dissenso sull’esecuzione degli esami di laboratorio nelle farmacie

La Federazione Italiana delle Società Scientifiche di Medicina di Laboratorio (FISMELAB) ha diffuso un comunicato riguardante l’accordo tra Stato e Regioni sull’esecuzione di esami di laboratorio in farmacia.

La SIPMeL, rappresentata in FISMELAB dal Dott. Antonio Antico e dal Dott. Bruno Biasioli, ha collaborato con le altre società aderenti per definire una posizione unitaria a tutela della disciplina della Medicina di Laboratorio.

Il Dott. Pierangelo Clerici, Presidente di FISMELAB e dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI), ha espresso forte preoccupazione in merito all’Accordo collettivo nazionale approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, evidenziando il rischio che esso non riconosca adeguatamente il ruolo e la competenza degli specialisti di Medicina di Laboratorio.

Secondo il Dott. Clerici, l’intesa potrebbe generare confusione tra i cittadini, portandoli a credere che i test eseguiti in farmacia siano equivalenti a quelli effettuati nei laboratori accreditati. Tuttavia, se si intende permettere alle farmacie di offrire esami diversi dall’autodiagnosi, è essenziale che tali prestazioni siano supervisionate dai Laboratori Clinici accreditati e dai loro dirigenti, unici professionisti abilitati a garantire qualità e appropriatezza diagnostica, in linea con gli standard internazionali.

Le Società Scientifiche aderenti a FISMELAB chiedono l’istituzione di un tavolo di confronto per ridefinire ruoli e competenze, al fine di garantire un modello diagnostico che rispetti gli elevati standard di qualità e tuteli la salute pubblica.

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