Roma, 17 marzo 2025 (Agenbio) – Se invecchiando ci sembra di “perdere colpi” sappiate che c’è una finestra temporale specifica in cui fare attenzione. L’invecchiamento del cervello infatti inizia soprattutto tra i 40 e i 60 anni ma in questo arco di tempo, sostiene una nuova ricerca, ci sono periodi specifici particolarmente rilevanti. Il primo momento si verifica tra i 44 e i 47 anni e segna la comparsa dei primi segnali di invecchiamento, il secondo invece avviene tra i 62 e i 67 anni con una maggiore accelerazione. Tra i 76 e i 90 anni la destabilizzazione raggiunge il limite massimo e si arresta. Queste fasi, grazie a risonanze magnetiche su 19mila persone, sono state descritte in uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana, Pnas, realizzato da un gruppo di ricercatori guidato dall’Università statale di New York a Stony Brook. Gli esperti sostengono che la prima fase di invecchiamento è associata ad un marcato aumento della quantità di emoglobina legata a molecole di zuccheri. Il secondo invece avviene insieme a profondi cambiamenti vascolari che possono riflettersi sulla pressione sanguigna. (Agenbio) Gta 10.00