Roma, 18 marzo 2025 (Agenbio) – Uno studio condotto da un team internazionale di ricercatori e ricercatrici provenienti da Africa, America ed Europa, e che ha coinvolto anche il Cnr-Ispc, ha rivelato che, nonostante l’arrivo di agricoltori e allevatori dall’Europa e dall’Asia sud-occidentale, le popolazioni autoctone del Maghreb orientale conservarono un’identità genetica distintiva e mantennero legami con le tradizioni dei cacciatori-raccoglitori.
Analizzando i dati genetici di individui vissuti tra 15.000 e 6.000 anni fa in questa regione africana, gli studiosi hanno evidenziato un’elevata continuità genetica. “L’analisi degli individui di circa 7.000 anni fa – spiega Giulio Lucarini, archeologo del Cnr-Ispc, uno degli autori corrispondenti dell’articolo e Co-Direttore del Northern Tunisia Archaeological Project (NoTAP) – ha rivelato che, sebbene gli agricoltori europei abbiano contribuito al patrimonio genetico locale, il loro impatto fu molto più limitato rispetto ad altre aree del Mediterraneo settentrionale, dove le comunità agricole sostituirono in gran parte i gruppi di cacciatori-raccoglitori autoctoni”.
“Il Maghreb orientale fu un’area di forte resilienza genetica e culturale, unico nel panorama del Mediterraneo, in cui l’introduzione della produzione alimentare sembra essere avvenuta, non con una sostituzione su larga scala delle popolazioni locali, ma attraverso una combinazione di migrazioni sporadiche, scambi culturali e una graduale diffusione delle conoscenze” – spiega Alfredo Coppa uno degli autori corrispondenti e Co-Direttore del NoTAP -. “Questa scoperta apre nuove prospettive sulla complessità della transizione neolitica nel Mediterraneo, mostrando come il passaggio alla produzione alimentare non fu un processo uniforme, ma piuttosto un fenomeno dinamico e regionalmente differenziato”.
Uno degli aspetti più affascinanti di questo studio è la scoperta di un’antica ascendenza genetica legata ai cacciatori-raccoglitori europei in un individuo tunisino vissuto circa 8.000 anni fa. “Questa – commenta Lucarini – è la prima chiara evidenza genetica di contatti tra le popolazioni dell’Europa meridionale e del Nord Africa, avvenuti attraverso rotte marittime, come quelle lungo lo Stretto di Sicilia”. La ricerca è stata pubblicata su Nature. (Agenbio) Etr 12.00