Roma, 19 marzo 2025 (Agenbio) – Cancro e invecchiamento, un legame da tempo al centro di numerose ricerche. Nonostante si sappia che entrambi i fenomeni condividano meccanismi molecolari, non è ancora completamente chiaro come si intersechino. Lucrezia Trastus, ricercatrice dell’Istituto di oncologia molecolare di Fondazione Airc (IFOM), e Fabrizio d’Adda di Fagagna, che guida il laboratorio “Risposta al danno al Dna e senescenza cellulare” in Ifom ed è dirigente di ricerca all’Igm-Cnr di Pavia, hanno analizzato la letteratura scientifica su questo tema, concludendo che il mantenimento del genoma, il danno al DNA e l’invecchiamento cellulare sono fattori cruciali nel rapporto tra cancro e invecchiamento. I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Aging. In base a quanto riferito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’aspettativa di vita si sarebbe allungata a 82 anni. Non quella sana, però, che si ferma a una decina di anni in meno: 71 per la precisione. Ciò significa che la qualità della vita dell’ultimo decennio scende sensibilmente per questioni legate all’invecchiamento che favorisce l’insorgere di patologie come appunto il cancro. Sebbene i tumori possano presentarsi in qualsiasi età, metà delle diagnosi riguarda persone con più di 70 anni. (Agenbio) Des 10.00
