Biodiversità, ci vogliono addirittura 75 anni per veder tornare api e farfalle in una prateria distrutta

Roma, 24 marzo 2025 (Agenbio) – Un gruppo di ricercatori giapponesi in uno studio pubblicato sul Journal of Applied Ecology ha provato a comprendere le dinamiche delle praterie dopo la scomparsa della biodiversità. Il motivo della ricerca è proprio legato alla perdita generale delle praterie, ecosistemi in declino, motivo per cui gli esperti della Kobe University hanno concentrato le loro ricerche soprattutto su quelle praterie dove progetti di forestazione e agricoli hanno sconvolto le dinamiche degli ecosistemi stessi. Dallo studio è emerso che le nuove praterie, quelle ripristinate, sono dominate soprattutto da mosche mentre api e farfalle, impollinatori più specializzati, sono più presenti in quelle vecchie e non particolarmente impattate dall’uomo. Il ritorno degli impollinatori in praterie che sono state impattate è invece, stimano gli esperti, un processo di recupero lento e graduale: ci vogliono circa 75 anni. “Una volte perse le vecchie praterie il loro ripristino non può essere rapido” spiegano gli autori. (Agenbio) Gta 10.00