Alzheimer, farmaco anti-amiloide per posticipare i sintomi

Roma, 25 marzo 2025 (Agenbio) – Da una ricerca condotta dagli scienziati della Knight Family Dominantly Inherited Alzheimer Network-Trials Unit (DIAN-TU), presso la Scuola di Medicina di St. Louis dell’Università di Washington, emerge che un farmaco capace di degradare le placche di proteina beta-amiloide nel cervello riuscirebbe a posticipare la comparsa dei sintomi dell’Alzheimer nelle persone destinate a sviluppare forme precoci di questa demenza.
Lo studio, pubblicato su Lancet Neurology, ha coinvolto 73 persone destinate ad ammalarsi di Alzheimer nei decenni dei loro 30, 40 o 50 anni per importanti fattori di rischio genetico. In un sottogruppo di 22 partecipanti che non avevano problemi cognitivi all’inizio dello studio e che hanno ricevuto il farmaco per il periodo più prolungato (8 anni in media), il trattamento ha dimezzato il rischio di insorgenza di sintomi.
Tutti i partecipanti erano cognitivamente integri o con un declino cognitivo molto lieve. Si trovavano da 15 anni prima a 10 anni dopo l’età in cui, in base alla storia familiare, ci si sarebbe aspettati il loro esordio di malattia di Alzheimer.
Alla conclusione del trial nel 2020, il farmaco sperimentale aveva ridotto i livelli di amiloide nel cervello e migliorato quelli di alcune proteine generalmente connesse all’Alzheimer. (Agenbio) Etr 12.00