Lipoproteina (a): un nuovo protagonista nella prevenzione cardiovascolare

Negli ultimi anni, la lipoproteina (a), conosciuta come Lp(a), è emersa come un elemento fondamentale nella valutazione del rischio cardiovascolare. Presente a livelli elevati in circa una persona su cinque, soprattutto nelle donne dopo la menopausa e in alcune popolazioni etniche, questa lipoproteina possiede una struttura unica che favorisce l’aterosclerosi e la formazione di trombi, aumentando significativamente il rischio di eventi cardiovascolari acuti come infarto miocardico, ictus ischemico e stenosi della valvola aortica.

La European Atherosclerosis Society raccomanda di monitorare i livelli di Lp(a) almeno una volta nella vita, soprattutto in caso di eventi cardiovascolari precoci o di familiarità, anche se tale pratica non è ancora pienamente integrata nelle linee guida standard di prevenzione. Oggi le terapie disponibili consentono una riduzione generale del rischio cardiovascolare del 30%, agendo su ipercolesterolemia, ipertensione e infiammazione. Tuttavia, nuove prospettive terapeutiche, attualmente in fase di sperimentazione clinica, promettono riduzioni mirate fino all’80% dei livelli di Lp(a), offrendo grandi speranze per il futuro.

Includere la Lp(a) tra i parametri di routine per la valutazione del rischio e adottare le terapie innovative in fase di sviluppo potrebbe segnare una svolta fondamentale nella prevenzione e nella gestione delle malattie cardiovascolari, migliorando significativamente la qualità della vita e la prognosi di milioni di pazienti nel mondo.

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