Roma, 1 aprile 2025 (Agenbio) – Cancro alla mammella, il 70% delle pazienti “ha pagato spese private nel percorso di cura”. A dichiararlo Federico Spandonaro, presidente del Comitato Scientifico di C.R.E.A. Sanità, alla presentazione del Rapporto nazionale di Andos ‘Effetti collaterali del cancro alla mammella’. La spesa media annua sostenuta da ogni donna è di 1.665,8 euro ma è massima nel Sud e Isole, pari a 4.129,7 euro, e minima nel Nord-Est, con 614 euro, e raggiunge il livello più elevato nelle pazienti tra 41 e 50 anni. I dati sono allarmanti e soprattutto preoccupanti considerando anche che esiste una quota rilevante di donne, pari al 17,6%, cui non è stata concessa copertura assicurativa mentre il 12,5% ha riferito di avere subito una limitazione o un diniego totale per l’accesso al credito, ad esempio per il mutuo per l’acquisto della casa. Farmaci e visite specialistiche rappresentano più della metà della spesa sostenuta privatamente. In particolare, i farmaci assorbono il 40,8% della spesa privata (con un onere annuo di 502,8 euro), seguono con il 14,7% le visite specialistiche (181,6 euro), i trattamenti di fisioterapia e riabilitazione che incidono per il 10,5% (129,1 euro) e gli esami diagnostici che assorbono il 7,6% (93,6 euro). Il 5,7% è attribuibile al pagamento di presidi medici e protesici (70,3 euro), mentre minore incidenza è riferibile ai servizi di assistenza domiciliare a pagamento (0,2%, cioè 1,9 euro). Si registrano, inoltre, altre spese correlate alla patologia, quali cure dentistiche, visite oculistiche e integratori (10,3%, pari a 127,1 euro). (Agenbio) 09.00