Roma, 11 aprile 2025 (Agenbio) – “La chirurgia sta facendo passi da gigante anche grazie alle nuove tecnologie ma a breve in Italia rischiamo di restare senza più chirurghi. Oggi purtroppo i giovani si stanno allontanando da questa specializzazione, al punto che l’ultimo dato nazionale riporta un 50% di posti lasciati vuoti dai neolaureati e un tasso di abbandono dopo il primo anno del 20%, con picchi preoccupanti in alcune sedi, dove nessun laureato si è iscritto al percorso formativo della specializzazione in chirurgia”. Il grido d’allarme lo lanciano da Napoli i vertici dei chirurghi italiani, accademici e ospedalieri: Ludovico Docimo, direttore della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e presidente eletto della Società Italiana di Chirurgia, e Vincenzo Bottino, direttore generale dell’Ospedale Evangelico Betania e presidente dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani. Su loro iniziativa fino a domani 12 Aprile si radunano all’Hotel Excelsior di Napoli alcuni dei più illustri chirurghi italiani per discutere de “Le grandi rivoluzioni in chirurgia”. La rivoluzione più evidente ed anche più ‘galoppante’ è quella che viene dalle applicazioni della robotica e racconta anche dell’eccellenza della chirurgia campana. “Con le tecniche robotiche in Italia nel 2024 sono stati eseguiti 14.000 interventi chirurgici, con un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. Di questi ben il 25% sono stati eseguiti in Campania. In particolare a livello nazionale spicca il settore chirurgia dell’obesità nel quale negli ultimi 4 anni si è osservato un incremento del 600% degli interventi di chirurgia robotica”. Senza la ‘mano’ dell’uomo molti di questi progressi rischiano di arenarsi. “Molteplici sono le cause di questa crisi di vocazione alla chirurgia dei giovani medici italiani – evidenzia Docimo – dai rischi professionali sempre meno tutelati a livello giuridico ad un maggiore stress rispetto ad altre specializzazioni mediche non adeguatamente incentivato a livello economico. Temi sui quali i chirurghi italiani si attendono presto risposte dal nostro Ministero della Salute”. (Agenbio) 11.00