Roma, 18 giugno 2024 (Agenbio) – I pachidermi d’Africa sono in grado di emettere dei suoni personalizzati, come fossero dei soprannomi, utili per chiamare altri esemplari. Si tratta di vere e proprie “etichette vocali” che suggeriscono come gli elefanti potrebbero anche avere la capacità di elaborare pensieri astratti. A raccontare come funzionano questi vocalizzi è uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution dai ricercatori della Colorado State University in collaborazione con le organizzazioni Save the Elephants ed ElephantVoices. Durante 14 mesi di osservazioni e registrazioni in Kenya, nella riserva nazionale Samburu e nel parco nazionale di Amboseli, sono stati registrati 470 vocalizzi emessi da 101 esemplari e diretti a 117 destinatari. Successivamente è stato creato un database per individuare sottili differenze nella struttura dei vocalizzi degli elefanti. Secondo gli esperti gli elefanti non si limitano a imitare i suoni associati all’individuo che vogliono chiamare, come fanno per esempio pappagalli e delfini, ma usano richiami specifici e astratti. (Agenbio) Gta 9:00