Roma, 1° luglio 2024 (Agenbio) – Uno studio condotto dall’Università di Perugia ha evidenziato come le vescicole extracellulari prodotte dalle cellule staminali del liquido amniotico siano in grado di ripristinare la funzione di un particolare sottotipo di cellule dendritiche chiamate cDC2, che acquisiscono un fenotipo fortemente infiammatorio nelle patologie neurodegenerative e autoimmunitarie, come la sclerosi multipla. Le vescicole extracellulari si stanno rivelando importanti agenti di comunicazione fra le cellule di diversi organi e tessuti, funzionando come “navette” per una rapida trasmissione di informazioni. Si tratta di nanostrutture rivestite da una membrana lipidica, rilasciate da tutte le cellule del nostro organismo e quindi presenti nei fluidi corporei quali sangue, linfa, urina, latte e liquido amniotico. Grazie a recenti nuove metodologie, oggi è possibile sia l’isolamento che la caratterizzazione di queste nanostrutture biologiche. La ricerca condotta dall’Università di Perugia è stata pubblicata sul Journal of Extracellular Vesicles. (Agenbio) Etr 11:00