Il 75% dei lavoratori gradisce lo smart working: riduce il burnout

Roma, 5 luglio 2024 – (Agenbio) – Il lavoro ibrido riduce significativamente i burnout tra i lavoratori. È quanto emerge dallo studio condotto da International Workplace Group (Iwg) su oltre mille lavoratori da remoto. Il 75% dei lavoratori dichiara che il lavoro ibrido ha contribuito a ridurre lo stress cronico sul posto di lavoro. La maggiore flessibilità di orari, luoghi e modalità di lavoro permette di affrontare meglio le giornate. È emersa una riduzione dei livelli di stanchezza di stress e ansia e tre lavoratori su quattro affermano che il ritorno in ufficio cinque giorni a settimana sarebbe dannoso per il loro benessere. I dati della ricerca mostrano che il 72% dei lavoratori ha avuto episodi di burnout sul posto di lavoro prima di passare a un modello ibrido. Questa modalità ha permesso di non dover più affrontare lunghi spostamenti per raggiungere l’ufficio, lasciando più tempo libero per concentrarsi sul proprio benessere. L’aumento del tempo libero ha portato a un migliore work-life balance (86%), a fare più esercizio fisico (54%), alla preparazione di pasti più salutari (58%) e a una migliore qualità del sonno (68%), fattori che incidono nel ridurre il rischio di burnout. Per il 68% dei lavoratori la salute fisica è migliorata, riferendo di sentirsi meno esausti (79%), meno stressati (78%) e meno ansiosi (72%), con un’ampia maggioranza dell’86% che ha affermato di affrontare meglio le proprie giornate. Lo studio evidenzia come tutto ciò abbia un impatto sulla produttività aziendale, il 74% dei lavoratori dichiara di sentirsi più produttivo e il 76% più motivato. Per l’85% dei dipendenti il lavoro ibrido ha effettivamente migliorato la propria soddisfazione lavorativa. Le opinioni degli Hr leader confermano questi dati: l’86% afferma che il lavoro ibrido è uno dei benefit più richiesti e che aumenta la produttività dei dipendenti (85%). La ricerca condotta ad inizio anno dalla Banca d’Inghilterra, dalla Stanford University, dal King’s College di Londra e dall’Università di Nottingham, guidata dal celebre economista e accademico Nick Bloom, aveva rilevato che, per ogni giorno in cui un dipendente lavora in modo ibrido, la produttività dell’azienda aumenta di circa 19mila dollari. Mark Dixon, Ceo di Iwg: “Il passaggio globale al lavoro ibrido porta non solo forti vantaggi finanziari e di produttività alle aziende e un miglioramento all’equilibrio vita-lavoro dei dipendenti, ma anche significativi benefici per la salute sia fisica che mentale”. (Agenbio) Mmo 10:00