Come l’orzo si è adattato negli anni al clima

Roma, 19 luglio 2024 (Agenbio) – L’orzo, una delle colture più importanti del mondo, ha subito mutazioni dettate dalle pressioni agricole e dai continui cambiamenti dell’ambiente naturale, fino a raggiungere le caratteristiche attuali. Pubblicati su Science, i risultati dell’esperimento condotto dagli scienziati dell’Università della California a Riverside guidati da Daniel Koenig e Jacob Landis, hanno valutato gli esiti di uno studio iniziato nel 1929. Una scoperta che sottolinea il potere delle indagini a lungo termine nella comprensione delle dinamiche dell’evoluzione adattiva. La sopravvivenza delle piante coltivate dopo la loro dispersione in diversi ambienti, spiegano gli esperti, è un classico esempio di evoluzione adattativa. L’orzo coltivato oltre 10mila anni fa, è una fonte di nutrimento fondamentale per le comunità umane e per il bestiame tra Europa, Asia e Africa. Un’espansione talmente estesa che ha esposto la pianta a notevoli pressioni selettive, come la selezione dei tratti desiderati e la necessità di adattamento ad ambienti diversi. I ricercatori hanno utilizzato uno degli esperimenti evolutivi più antichi e duraturi, iniziato nel 1929: l’incrocio composito di orzo II, una sperimentazione avviata per adattare una popolazione geneticamente diversificata di 28 varietà di orzo alle condizioni ambientali di Davis, in California. La selezione naturale ha contribuito a ridurre drasticamente le diversità iniziali, eliminando quasi tutti i genotipi iniziali e favorendo il predominio di un singolo lignaggio entro la 50esima generazione. “Abbiamo trovato prove considerevoli del fatto che l’adattamento locale domina l’evoluzione – commenta Landis – tuttavia, nonostante i primi e rapidi guadagni nella resa in CCII, l’approccio di coltivazione evolutiva non è riuscita a tenere il passo con i miglioramenti ottenuti con i metodi basati sul pedigree”. “Questo lavoro è molto importante – concludono gli autori – comprendere perché i genotipi più competitivi prodotti durante l’adattamento locale non sono necessariamente quelli con la resa più elevata sarà di grande interesse in futuro”. (Agenbio) 9:00 Mmo