Roma, 26 agosto 2024 (Agenbio) – Come incide lo smart working sulla produttività del lavoro? La risposta è: dipende, almeno stando a un nuovo studio condotto da Martijn Stroom, assieme ai colleghi dell’Università di Maastricht, nei Paesi Bassi, e pubblicato sulla rivista ad accesso libero Plos One. Per comprendere di più tali dinamiche sono stati intervistati 1.002 lavoratori olandesi a domicilio. Ciò che è venuto fuori è che i lavoratori con livelli più elevati di soddisfazione per l’organizzazione del proprio ufficio, compresi sia i fattori ambientali come la temperatura e il rumore sia gli elementi hardware come le sedie da ufficio e gli schermi, tendevano ad avere una maggiore produttività auto-riferita e una minore propensione al burnout professionale. Altro fattore che incide sulla produttività è il livello di ventilazione: più è elevato, meglio si è in grado di performare. Insomma, giudizi da rinviare, con gli autori che hanno così concluso: “Il clima fisico della casa-ufficio gioca un ruolo chiave nella produttività del lavoro da casa. È probabile che uffici diversi portino a una differente disponibilità a lavorare da casa e successo durante lo smart working”. (Agenbio) Des 12:00