Roma, 18 settembre 2024 (Agenbio) – Uno studio pubblicato su Science e condotto dagli scienziati dell’Accademia cinese delle scienze suggerisce che sulla luna, già 120 mln di anni fa, c’era attività vulcanica. Il team, guidato da Bi-Wen Wang e Qian WL Zhang, ha analizzato dei campioni raccolti dalla missione Chang’e-5, confrontati con il materiale prelevato durante le missioni Apollo. Il gruppo di ricerca ha esaminato oltre 3mila minuscole perle di vetro recuperate da un campione lunare raccolto da Chang’e-5, valutandone composizione chimica, consistenza fisica e gli isotopi di zolfo all’interno delle sfere per distinguere i potenziali vetri vulcanici da quelli prodotti dagli impatti con meteoriti. Gli autori hanno identificato tre esemplari aventi origine vulcanica. La datazione radiometrica ha quindi permesso di determinare che le perle si sono formate da 108 a 138 milioni di anni fa. Sono stati rilevati grandi quantitativi di potassio, fosforo ed elementi delle terre rare, noti come elementi Kreep, che possono produrre riscaldamento radioattivo. Queste componenti suggeriscono che il mantello della Luna potrebbe essere stato oggetto di riscaldamenti localizzati, con piccole quantità di magma che eruttavano in superficie. Questo lavoro, hanno concluso gli autori della ricerca, contribuisce a chiarire una pagina importante della storia del nostro satellite. (Agenbio) Mmo 11:00