Tumori al seno metastatici: svolta nella cura grazie agli anticorpi coniugati

Roma, 24 settembre 2024 (Agenbio) – L’utilizzo degli anticorpi coniugati trastuzumab deruxtecan, dopo la terapia ormonale standard per le fasi iniziali, migliora la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia e riduce il rischio globale di progressione e morte nei casi dei tumori al seno metastatici. È quanto rileva uno studio internazionale coordinato dall’Istituto Europeo di Oncologia e pubblicato sul New England Journal of Medicine. «Questo studio – afferma Giuseppe Curigliano, direttore della Divisione Nuovi Farmaci per Terapie Innovative dell’IEO – è una pietra miliare verso la definizione di terapie efficaci per i tumori della mammella positivi per i recettori per estrogeni (ER+) metastatici e basso livello di espressione di HER2 (HER2 low). Nello studio le pazienti con tumore della mammella metastatico HR+, HER2-low e HER2-ultralow, trattate con trastuzumab deruxtecan dopo terapia endocrina hanno vissuto più a lungo (in media cinque mesi in più), senza progressione o peggioramento della malattia, rispetto a quelle trattate con chemioterapia standard. Questo risultato cambia il modo di trattare il tumore del seno metastatico HR+, perché utilizzando trastuzumab-deruxtecan più precocemente non solo otteniamo un trattamento più efficace, ma possiamo estendere la popolazione di pazienti che può averne i benefici». (Agenbio) Etr 9:00