Rubrica libri

SERGIO DEL MOLINO

PELLE
Sellerio, 2022 – 16 euro

 

Quando la pelle si ammala
del molino traduce la psoriasi in romanzo

Lo scrittore spagnolo si appassiona alle vite delle numerose persone che hanno sofferto e patito le conseguenze di questa patologia

Roma, 31 marzo 2023 (AgOnb) – “Andrebbe tutto benissimo se non fosse per la mia maledetta pelle” anche Pablo Escobar e Cindy Lauper la penserebbero come Nabokov. Cosa hanno in comune questi ed altri personaggi della storia e della letteratura del Novecento? Secondo lo scrittore e giornalista spagnolo, sono dei mostri a causa della loro pelle. Il monstrum è letteralmente un prodigio, qualcuno che si presenta alla vista come un fenomeno portentoso, fatto per essere mostrato ma che ne subisce impietosamente la vergogna. E quando la pelle si ammala, ci si trasforma irrimediabilmente in mostri. Biologicamente, la cute è un tessuto ma dal punto di vista sensoriale è il nostro involucro, è quello che vediamo dell’altro. È praticamente il nostro confine con il mondo. E quella irrefrenabile ed abbondante produzione di cellule causata dalla psoriasi, porta l’organo più esteso del corpo a diventare squame, polvere, sangue. La cosa più terribile che comporta è il senso d’impotenza, dopotutto anche Stalin “poteva cambiare il mondo ma non poteva smettere di grattarsi”. I suoi bagni in gran segreto, le infinte docce di Escobar e le continue ustioni al sole di Updike sono solo alcuni dei trattamenti raccontati in questo romanzo. La psoriasi ti condiziona nel modo di essere, nelle relazioni col mondo e con gli altri, la tua pelle guasta ti dona inevitabilmente una nuova identità, quella di malato. Nella cultura ossessiva dell’immagine, sembrerà esagerato dire che ti “avvelena” l’esistenza? Attraverso le sue pagine, l’autore tenta di smontare la moralizzazione della malattia in quanto colpa e frutto del peccato. Il manifestarsi di macchie, sfoghi ed eczemi sul corpo si attribuiscono facilmente agli eccessi e agli abusi della vita, come l’aver mangiato o fumato troppo. Fermamente, cerca di opporsi a questo modo di vedere la cosa piuttosto moralista.

La profondità della pelle racchiude l’apparenza, il desiderio, il razzismo, numerose questioni che stanno in quell’organo a cui non prestiamo troppa attenzione ma che condiziona radicalmente la nostra visione del mondo.

Per secoli si è cercato di separare la bruttura fisica da quella morale, però cosa succederebbe se scoprissimo che la malattia non condiziona solo l’aspetto estetico ma anche quello psicologico? Esiste forse una correlazione tra la psoriasi e il carattere della persona? A queste domande tenta di dare una risposta Sergio del Molino prendendo in prestito storie di pazienti illustri per riflettere sulla sua vita da mostro.

Quel manifestarsi del male sulla pelle che Nabokov ha chiamato familiarmente “il mio Greco” ha un aspetto centrale e devastante nella vita dei potenti raccontati nel libro, impongono il loro volere ovunque ma non sulle loro macchie.
Da sempre, lo strato di rivestimento esterno del corpo è motivo di inclusione ed esclusione della società. Disgraziatamente non servono le placche della psoriasi a far diventare la pelle un marchio d’infamia, basta anche solo il suo colore.
Nel testo, la pelle con la sua psoriasi rappresenta la nostra fragilissima condizione umana. Possiamo anche rompere il dualismo corpo-anima e scindere l’aspetto estetico dalla mente ma per l’autore non è così. Noi siamo il nostro corpo, rappresenta le nostre sofferenze e viviamo attraverso di esso.
Inutile negare la sua esistenza, la malattia è una cosa che viene, prima l’accettiamo, prima viviamo.

 

STEFANO MANCUSO
LA TRIBÙ DEGLI ALBERI
Einaudi, 2022 – 17 euro

Nella sua prima prova narrativa, uno dei più grandi conoscitori del mondo vegetale, dà voce agli abitanti secolari della terra, gli alberi. Sì, le piante comunicano e hanno un’intensa vita sociale, organizzano feste nei boschi e si organizzano in clan. In un equilibrio tra fantasia e scienza, possiamo sentire finalmente la loro voce.

 

JOHAN EKLÖF
ELOGIO DEL BUIO
Corbaccio, 2023 – 19 euro

Perché non dobbiamo avere paura del buio e tanti altri buoni motivi per riscoprire la bellezza della notte. Uno su tutti, la difesa dei ritmi circadiani di tutti (animali, piante, uomini) minacciati sempre più dall’inquinamento luminoso che è diventato un problema, a dir poco, urgente. Un sorprendente viaggio nei cieli notturni.

 

MARIO ESPOSITO
VERSI DI AMORE EROTICO PER NATALIE ZUMAB
Ensemble, 2023 –  13 euro

“Ma come hai fatto Natalie ad entrare nella mia vita? Risposta scema, dall’ago.” Natalie non è una donna ma un farmaco, un anticorpo monoclonale per il trattamento della sclerosi multipla, malattia che ha colpito l’autore. Verso dopo verso, ha trasformato un motivo di angoscia e preoccupazione in maniera creativa.
La cura della poesia. (AgOnb) Anna Lavinia 9:00