Parkinson: l’inquinamento atmosferico tra le cause scatenanti

Roma, 1° ottobre 2024 (Agenbio) – Il morbo di Parkinson potrebbe essere causato anche da un’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico. A dirlo è uno studio realizzato da un team di scienziati della Mayo Clinic e pubblicato su Jama Neurology. Il Parkinson è noto soprattutto per il tremore, ma la malattia causa anche rallentamento dei movimenti, mancanza di equilibrio e rigidità muscolare. Gli studiosi hanno analizzato a lungo le caratteristiche alla base di queste differenze, scoprendo un peculiare interessamento dei nuclei cerebrali putamen e caudato con un coinvolgimento che va al di là del sistema dopaminergico che notoriamente sta alla base della malattia. La ricerca ipotizza che il tipo di evoluzione della malattia dipenda dall’esposizione o meno al PM 2,5 e al biossido d’azoto, due dei maggiori inquinanti presenti nell’aria. Per ogni microgrammo di PM 2,5 per metro cubo d’aria il rischio di sviluppare una forma di Parkinson rigido-acinetica aumenta del 36%, con conseguente aumento del rischio di discinesie, i movimenti incontrollati che disturbano sia i muscoli volontari che quelli involontari viscerali. (Agenbio) Etr 11:00