Roma, 21 ottobre 2024 (Agenbio) – Uno studio pubblicato su Rheumatology ha offerto un nuovo ottimo motivo per bere caffè a chi soffre di malattie reumatiche infiammatorie. Dalle ultime ricerche emerge infatti che la caffeina – consumata con moderazione – potrebbe migliorare la salute del cuore, in particolare, ridurrebbe il rischio di malattie vascolari e di danni ai vasi sanguigni. Tutto ciò è stato oggetto di scoperta degli scienziati dell’Università La Sapienza di Roma guidati da Fulvia Ceccarelli, ricercatrice e reumatologa del Dipartimento di Medicina Interna e di Specialità Mediche. Il team di lavoro ha esaminato la salute di 31 persone affette da lupus che hanno compilato per una settimana un questionario alimentare. Al termine dei sette giorni, è stato misurato lo stato di salute dei vasi sanguigni attraverso delle analisi del sangue. Fino a questo momento, ai pazienti con malattie infiammatorie è stato suggerito di ridurre il fumo e l’uso di farmaci a base di cortisone, non l’uso di sostanze psicoattive come il caffè. Eppure, il nuovo lavoro di ricerca, suggerisce che la caffeina presente nel caffè, nel te e nel cacao aiuta le cellule progenitrici endoteliali a rigenerare il rivestimento dei vasi sanguigni coinvolte nella crescita vascolare. In sostanza, la caffeina non avrebbe solo un effetto stimolante, ma anche antinfiammatorio, legandosi ai recettori espressi sulla superficie delle cellule immunitarie diventa estremamente benefico per i pazienti. (Agenbio) Ala 11:00