Roma, 7 novembre 2024 (Agenbio) – Uno studio dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano evidenzia il legame tra batteri intestinali e risposta all’immunoterapia nel melanoma avanzato, aprendo a nuove strategie terapeutiche e vaccini personalizzati. La ricerca ha coinvolto 23 pazienti in cura all’IEO e al Pascale di Napoli, affetti da melanoma inoperabile e candidati a ricevere la terapia che, bloccando la proteina linfocitaria PD-1, riattiva la risposta immunitaria antitumorale. Da ciascun partecipante sono stati raccolti dati clinici e diversi campioni biologici, sia prima dell’inizio della terapia che mensilmente durante il periodo del trattamento (fino a 13 mesi), consentendo così di associare variazioni del microbiota intestinale con altri marcatori infiammatori ematici. Da un’analisi approfondita dei geni batterici emerge che il microbiota intestinale dei pazienti responsivi all’immunoterapia è arricchito di alcuni geni che portano alla sintesi di peptidi (frammenti di proteine), i quali mimano esattamente la struttura di alcuni dei principali antigeni tumorali espressi dalle cellule di melanoma. Poiché la somiglianza consente a linfociti diretti contro i peptidi batterici di riconoscere anche i loro analoghi tumorali, l’immunità antitumorale ne esce rafforzata. Questa scoperta consentirà in breve tempo di condurre uno screening dei pazienti candidati a immunoterapia grazie ad un test ematico per ricercare linfociti che riconoscono i peptidi batterici analoghi a quelli del melanoma. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Cell Host and Microbe. (Agenbio) Etr 11:00