Roma, 11 novembre 2024 (Agenbio) – Uno studio durato 20 anni, condotto da un team di ricerca guidato dall’Università metropolitana di Osaka, e pubblicato su PNAS ha scoperto come il cambiamento climatico stia iniziando a far riprendere alle foreste che crescono sul permafrost una funzione di assorbimento delle emissioni stesse. L’osservazione durata dal 2003 al 2022, nell’entroterra dell’Alaska ha mostrato che, mentre le zone boschive che fungevano da “pozzi” di assorbimento della CO2 si sono trasformate in fonti di emissioni durante il primo decennio di studio, nel secondo si è registrato un aumento di quasi il 20% dell’assorbimento di CO2. Il prof. Masahito Ueyama e i suoi colleghi hanno scoperto che il riscaldamento ha portato all’aumento dell’umidità, che a ha favorito la crescita degli abeti neri. “I 20 anni di dati osservativi che abbiamo sono, per quanto ne sappiamo, la più lunga documentazione di tale ricerca sulle foreste di permafrost al mondo” afferma Ueyama. “Poiché è difficile applicare i risultati e i dati di quei 20 anni a un mondo futuro in cui il riscaldamento continua, sono necessarie ulteriori osservazioni a lungo termine. Ma speriamo che i nostri risultati aiutino a verificare e migliorare l’accuratezza dei modelli di previsione del riscaldamento”.(Agenbio) Mmo 10:00.