Il casco integrale salva la vita

Per i motociclisti, il casco ha un’importanza fondamentale, soprattutto se si tratta di un casco integrale, riduce le lesioni e la gravità delle ferite.

Roma, 13 novembre 2024 (Agenbio) – Indossare il casco sbagliato durante un incidente stradale può determinare una differenza fondamentale tra tornare a una vita normale, rimanere con disabilità gravi o addirittura morire. Questa enorme differenza potrebbe essere evitata semplicemente scegliendo il casco integrale, che secondo uno studio dell’Ospedale Niguarda di Milano è molto efficace nel ridurre sia il numero che la gravità dei traumi facciali e cranici. I dati sono stati presentati durante l’evento “Non ci casco! La sicurezza stradale spiegata bene”, organizzato da Niguarda per sensibilizzare sull’importanza di usare correttamente i dispositivi di protezione nelle scuole.

Gabriele Canzi, direttore della Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale Niguarda, ha mostrato che uno su cinque dei motociclisti coinvolti in incidenti subisce danni al volto, mentre il doppio dei casi riguarda lesioni alla testa. Circa il 40% dei motociclisti che si feriscono al viso necessitano di ricovero e interventi chirurgici ricostruttivi, ma meno di un motociclista su tre sceglie un casco che protegga adeguatamente il volto. Questo dimostra quanto la cultura della sicurezza sia poco diffusa.

I medici di Niguarda, dopo aver analizzato 2.000 casi di incidenti motociclistici, hanno confermato che l’uso del casco integrale riduce a metà la probabilità di lesioni facciali rispetto ai caschi aperti. Inoltre il casco integrale riduce anche la gravità delle ferite, abbassando il rischio di interventi chirurgici complessi e prolungati ricoveri ospedalieri, che possono anche portare a invalidità permanenti. Al contrario, l’uso di un buon casco di protezione aumenta la possibilità di subire solo lesioni minori, che non richiedono cure lunghe o lasciano conseguenze nel tempo. I caschi aperti, invece, aumentano il rischio di danni cerebrali, che sono una delle principali cause di morte tra i giovani motociclisti.

Alberto Zoli, direttore generale dell’Ospedale Niguarda, ha commentato:

«Il volto è una componente unica delle persone, anche per la sua importanza funzionale e relazionale. Oltre ad essere il punto in cui si concentrano tutti i principali organi di senso, ha una componente importantissima in termini di comunicazione, emozione e socializzazione: in una parola sola, relazione».

L’ospedale promuove anche iniziative educative per sensibilizzare i giovani alla prevenzione, come ad esempio il progetto “Scuole in Moto”. Durante la sua nona edizione, quasi 300 ragazzi delle scuole superiori hanno incontrato specialisti e partecipato a eventi sulla sicurezza stradale. Un altro momento importante della giornata è stata la conclusione del progetto “Non ci casco – Safe Faces”, che ha permesso di donare 150 caschi integrali ai motociclisti grazie al sostegno della Fondazione ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici).

La fondazione ha svolto numerose attività di sensibilizzazione per promuovere l’uso del casco e mira ad aumentare il livello di protezione dei giovani motociclisti.

Infine, ai partecipanti dell’evento è stata offerta la possibilità di iscriversi a un corso di guida sicura, organizzato dalla piattaforma Guida e Vai. (Agenbio) Eleonora Caruso 9:30