Lucciole “spente” con la luce artificiale

L’Università del Sussex ha dimostrato come l’inquinamento luminoso modifica il comportamento di questi insetti

Roma, 30 giugno 2023 (Agenbio) – L’Università del Sussex ha condotto uno studio sulle lucciole, dimostrando che la luce artificiale rende difficile per i maschi individuare le femmine luminose. Ciò potrebbe avere conseguenze disastrose sulla riproduzione delle future popolazioni di lucciole nel mondo. Nonostante le luci brillanti delle città siano considerate meraviglie del mondo moderno e utili per il lavoro, la sicurezza e il godimento del mondo circostante anche dopo il tramonto, l’illuminazione artificiale ha un prezzo per gli animali notturni, comprese le lucciole e persino

le persone stesse. Linquinamento luminoso colpisce molti animali. inclusa la lucciola comune (Lampvris noctiluca). Le femmine di questa specie emettono una luce verde dall’addome per attirare i maschi in volo, ma a causa dell’inquinamento luminoso non sono in grado di volare verso nuovi luoghi per sfuggirli.

Per studiare gli effetti della luce artificiale sul comportamento delle lucciole, Estelle Moubarak dell’Università del Sussex ha raccolto esemplari dalle South Downs, nel Regno Unito, e portati in laboratorio. Qui ha trasferito gli insetti maschi in un labirinto a forma di Y, privo di luce artificiale, per poi iniziare a esaminare quanto tempo impiegassero a trovare una femmina simulata utilizzando un dispositivo Light Emitting Diode (LED) di colore verde che imitava il bagliore femminile.

Successivamente, i ricercatori hanno acceso una luce bianca sopra il labirinto, variando l’intensità da 25 Lux (25 volte più luminosa della luce lunare)

a 145 Lux (equivalente alla luce di un lampione). È emerso che tutte le lucciole hanno individuato il LED al buio, ma solo il 70% ha trovato il LED ai livelli più bassi di luce bianca e solo il 21% è riuscito a individuarlo alla luce più intensa. Inoltre, la luce bianca ha influenzato negativamente la capacità dei maschi di trovare una femmina, aumentando anche il tempo impiegato per raggiungere il LED. Al buio, le lucciole impiegavano 48 secondi per raggiungerlo, mentre con livelli bassi di luce bianca hanno impiegato 60 secondi.

L’illuminazione del labirinto ha anche comportato un aumento del tempo che i maschi hanno trascorso nella parte inferiore senza muoversi verso una fem-mina. Al buio, gli insetti trascorrevano solo 32 secondi nella parte inferiore della Y, mentre con l’illuminazione più intensa trascorrevano 81 secondi. Le lucciole, quando abbagliate dalla luce bianca, hanno oscurato i loro occhi composti con uno scudo sulla testa, riducendo la quantità di luce brillante che vedono. Questo comportamento mostra che cercano di evitare l’esposizione alla luce bianca, che sembrano non gradire.

«Quando la luce bianca illuminava l’area con il finto Light Emitting Diod (LED) femminile – ha commentato Estelle Moubarak – le lucciole hanno oscurato i loro occhi per circa il 25% della prova, rispetto a solo lo 0,5% del tempo quando il labirinto era al buio».

«Se questa tendenza si confermerà – ha affermato Jeremy Niven, dell’Università del Sussex, nel Regno Unito – i prati e le brughiere di Europa e Asia che per milioni di anni si sono illuminati con lo scintillio delle femmine delle lucciole diventeranno bui». (Agenbio) Eleonora Caruso 9:30