Torna l’affresco di Guercino

Il “San Rocco gettato in carcere”, dopo il restauro, è stato presentato nell’Oratorio San Rocco a Bologna

Roma, 30 novembre 2023 (Agenbio) – Nel 1618 Giovanni Francesco Barbieri, anche detto il Guercino, dipinse il suo primo lavoro pubblico a Bologna, l’affresco “San Rocco gettato in carcere”. Fu eseguito nel momento in cui il pittore frequentava Bologna al servizio del Cardinale Alessandro Ludovisi, che poi sarà Papa Gregorio XV. Guercino partecipò a questa impresa all’interno dell’oratorio di San Rocco per dipingere e rendere onore alla vita del Santo: infatti l’affresco rappresenta il momento in cui San Rocco, arrestato come persona sospetta e condotto a Voghera davanti al governatore, fu gettato in prigione, poichè per adempiere il voto non volle rivelare il suo nome dicendo solo di essere “un servitore di Gesù Cristo”. Qui vi trascorse cinque anni, vivendo il carcere come un “purgatorio” per l’espiazione dei peccati.

L’opera si trovava in un edificio di antica costruzione, per questo l’affresco necessitava di un intervento di pulitura per il suo stato di conservazione precario. Dunque subì una precisa operazione di restauro realizzata da un gruppo di studiosi e restauratori del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna. Il parroco di Santa Maria della Carità, don Davide Baraldi, a cui fa capo l’Oratorio che ospita spesso eventi culturali, ha giocato un ruolo chiave nell’iniziativa, dimostrando un profondo impegno verso la conservazione del patrimonio artistico e culturale della città.

L’operazione di restauro, durata due mesi e costata circa 20 mila euro, è stata finanziata da una fondazione bancaria oltre che da privati donatori. I risultati ricavati dalle analisi diagnostiche permetteranno di effettuare studi storico-artistici approfonditi e quindi contribuiranno al progetto “Guercino oltre il colore”, avviato dal Laboratorio Diagnostico del Dipartimento di Beni Culturali dell’Alma Mater nel 2017, in collaborazione con Lumiere Technology.

«L’opera riveste un’importanza fondamentale nel suo corpus di opere e fa parte di un importante ciclo dedicato alla vita del santo che riveste le pareti dell’Oratorio di San Rocco, la cui realizzazione venne affidata a una squadra di allievi di Ludovico Carracci» ha affermato Barbara Ghelfi, professoressa ordinaria di storia dell’Arte Moderna, la quale si è occupata del restauro insieme a Giulia Iseppi, docente di Storia delle Arti Applicate, Fabio Bevilacqua, docente di Restauro, e Chiara Matteucci, specialista in Diagnostica Artistica e Technical art History.

«In questo contesto, l’indagine sul “San Rocco gettato in carcere” ha permesso di raccogliere nuovi dati sulla tecnica giovanile del Guercino, restituendo così alla città un tassello fondamentale della sua storia artistica», ha concluso l’insegnante. L’opera è stata presentata pubblicamente martedì 7 novembre alle ore 17 nell’Oratorio di San Rocco a Bologna, in via Monaldo Calari 4, dalla squadra dell’Alma Mater responsabile di tutte le fasi del lavoro scientifico e tecnico. Dunque, il lavoro del pittore ferrarese è tornato finalmente a essere visibile al pubblico. (Agenbio) Eleonora Caruso 9:30