Il presidente della Federazione degli Ordini dei Biologi sollecita una riflessione su questo nuovo modello di remunerazione che, spiega, consentirebbe una “migliore focalizzazione clinica”, “incentivi alla completezza diagnostica” e anche “sostenibilità economica” perché “rispondere a quesiti diagnostici piuttosto che remunerare ogni singolo test, potrebbe infine risultare più sostenibile, riducendo il numero di esami superflui”.
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