Roma, 26 novembre 2024 (Agenbio) – Pubblicato da Neuron lo studio di un team dell’Università della California, guidato da Gene Yeo, che ha identificato un percorso chiave che innesca la neurodegenerazione nelle fasi iniziali della sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Nella SLA vi sono 2 fenomeni che si distinguono: l’accumulo nel citoplasma della proteina TDP-43 – presente nel nucleo dei motoneuroni, per regolare l’espressione genica – e quello nel nucleo della proteina CHMP7, presente nel citoplasma. I ricercatori hanno esaminato le proteine leganti l’RNA che potrebbero influenzare l’accumulo di CHMP7 nel nucleo e individuato 55 proteine, 23 delle quali presentano una potenziale connessione con la patogenesi della SLA. L’esaurimento della proteina SmD1, associata allo splicing dell’RNA, è responsabile dell’aumento dell’accumulo della proteina CHMP7 nel nucleo, che a sua volta danneggia le nucleoporine, i pori della membrana che separa il nucleo dal citoplasma. Le nucleoporine disfunzionali consentono alla proteina TDP-43 di uscire dal nucleo e accumularsi nel citoplasma, dove non riesce più a “supervisionare” i programmi di espressione genica necessari al funzionamento dei neuroni. Quando i ricercatori hanno aumentato l’espressione di SmD1 nelle cellule, CHMP7 è tornata nella sua posizione abituale all’interno del citoplasma, lasciando intatti i nucleopori e consentendo a TDP-43 di rimanere nel nucleo, evitando la degenerazione dei motoneuroni. Una scoperta che può aprire la strada allo sviluppo di terapie che possono prevenire o rallentare la SLA nella fase iniziale. (Agenbio) Mmo 10.00