Staminali cordonali per curare le patologie della cornea

Roma, 27 novembre 2024 (Agenbio) – Secondo uno studio realizzato dagli oftalmologi dell’Università di Osaka, e pubblicato dalla rivista The Lancet, le cellule staminali cordonali potranno essere riprogrammate per curare patologie croniche come la cecità, dovuta a gravi danni alle cornee. La ricerca si è basata sul trapianto delle cellule epiteliali corneali ottenute da cellule staminali pluripotenti indotte (iPCS), ovvero staminali in grado di differenziarsi in qualunque altra cellula dell’organismo a partire da cellule somatiche adulte, come quelle della pelle e del sangue. Come evidenziato nell’abstract dello studio, il trapianto è risultato sicuro e non sono stati evidenziati esiti avversi gravi, come tumori o rigetto clinico nell’arco dei due anni del periodo di follow-up. I segni del miglioramento della vista sono emersi a circa 7 mesi e, a poco più di un anno dall’impianto, è stato evidenziato che «lo stadio della malattia era migliorato, l’acuità visiva corretta a distanza era migliorata e l’opacizzazione corneale era diminuita in tutti gli occhi trattati. I difetti epiteliali corneali, i sintomi soggettivi, i punteggi del questionario sulla qualità della vita e la neovascolarizzazione corneale sono per lo più migliorati o sono rimasti invariati», hanno sottolineato gli studiosi. I risultati aprono le porte all’utilizzo di cellule staminali cordonali, già “più giovani” rispetto a quelle del sangue, per gli stessi scopi realizzati dalla ricerca giapponese e altri ancora. (Agenbio) Etr 13.00